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SACE pubblica la nuova Mappa dei Rischi 2023

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SACE ha presentato nel mese di febbraio la nuova Mappa dei Rischi 2023. Grazie ad una mappa interattiva dà una rappresentazione del mondo nell`era post-pandemica sempre più incerto e fragilmente stabile. Se prima del 2020 il verificarsi dei cosiddetti “cigni neri”, ovvero quegli eventi talmente rari ed imprevedibili da sembrare quasi impossibili, era in effetti altamente improbabile, negli ultimi 3 anni le cose sono cambiate. Parliamo di quei tre shock dalla portata straordinaria, come li ha definiti Alessandro Terzulli, Chief Economist di SACE, alla presentazione della Mappa dei Rischi 2023, che sono stati l’emergenza pandemica, l’invasione russa dell’Ucraina con conseguente crisi energetica e alimentare, il ritorno dell’inflazione sostenuta e la fine delle politiche monetarie ultra-espansive.Senza dimenticare gli eventi naturali estremi legati al cambiamento climatico, divenuti sempre più frequenti, diffusi e repentini e capaci di generare impatti fortemente negativi sugli equilibri socioeconomici non solo locali ma anche internazionali.

Eventi che hanno minato ulteriormente la stabilità del sistema geo-politico-economico mondiale, portando  alcuni osservatori a coniare il termine “permacrisi”, per evidenziare uno stato permanente di estrema incertezza su scala globale. Il 2023 si preannuncia come un anno in cui continuerà a perdurare uno stato di fragilità che rallenterà l’attività economica globale e il commercio internazionale. In uno scenario piu` probabile, il ritmo di crescita del Pil mondiale nel 2023 è previsto in calo a +1,3% secondo Oxford Economics. A risentirne maggiormente saranno i volumi degli scambi internazionali di beni e di servizi. Sui primi  pesano la debolezza della domanda, un rallentamento fisiologico dopo le ottime performance dello scorso biennio, e lo spostamento delle preferenze dei consumatori verso i servizi; i secondi, continueranno a beneficiare della vivace ripresa dei flussi turistici e delle attività legate ai viaggi e al canale dell’ospitalità.Per questi motivi, oggi più che mai, le imprese italiane che vogliono continuare ad esportare ed investire all’estero devono calcolare i rischi ed in questo senso la mappa interattiva che Sace aggiorna ogni anno, e che delinea i profili di rischio in circa 200 mercati esteri, diventa uno strumento imprescindibile. La Mappa considera un set di indicatori che vanno valutare il rischio di credito, il rischio politico, il rischio di cambiamento climatico, e da quest’anno terra` in considerazione anche nuovi indici di rischio come le sanzioni applicate in alcuni Paesi e la Transizione EnergeticaDi seguito verra` riportata una breve descrizione delle tipologie di rischio considerate e delle variazioni nei vari Stati.  

Il Rischio di credito (default) misura la probabilità che la controparte estera – sovrana, bancaria o corporate – non sia in grado di sod disfare gli oneri dei contratti commerciali o finanziari.

Il Rischio Politico tiene in considerazione: rischi di guerra, disordini civili e violenza politica, rischi di esproprio e di violazioni contrattuali e rischi di restrizioni al trasferimento e alla convertibilità valutari.

Il Rischio di cambiamento climatico prende in considerazione gli eventi naturali estremi legati al cambiamento climatico, divenuti sempre più frequenti, diffusi e repentini, generano impatti fortemente negativi sugli equilibri socio-economici non solo locali ma anche internazionali, e sono quindi fattori sempre più integrati nelle valutazioni del rischio d’impresa.

Per quanto riguarda l`indicatore della Transizione Energetica, esso ha subito un importante spinta nel corso dell`ultimo anno anche a causa dell`insorgenza di nuove problematiche non considerate in precedenza. La rottura delle relazioni energetiche tra Ue e Russia, il cambiamento climatico galoppante, l`altissimo tasso di inquinamento sono solo alcuni dei booster che hanno portato la transizione green a diventare una delle priorità per tutti i paesi sviluppati e non, veicolando gli investimenti nel settore di ricerca e sviluppo al fine di rafforzare la capacità di resilienza e di costruire vie di crescita sostenibile.

 

Tratto da Exportiamo.it (Fonte: SACE Presenta la Mappa dei Rischi 2023: Nuove Opportunità in un Contesto di “Fragile Stabilità (exportiamo.it)