Secondo una ricerca dei docenti del Politecnico di Milano Lucio Lamberti e Lucia Tajoli, a beneficiare principalmente della presenza italiana a Dubai durante l’esposizione universale saranno le piccole e medie imprese italiane. Tali aziende, infatti, il più delle volte non sono in grado di sostenere gli investimenti necessari per superare le barriere d’ingresso ed entrare in nuovi mercati, soprattutto se internazionali. Le grandi imprese, invece, spesso già internazionalizzate, possono contare su mezzi finanziari più importanti e dispongono di una liquidità superiore e sono in grado quindi di superare gli ostacoli ed accedere a mercati esteri più complessi.
La partecipazione a Expo 2020 di Dubai porterà cosí un significativo slancio alle piccole e medie imprese italiane, che potranno contare in uno sforzo congiunto a livello di Paese per aumentare la propria visibilità e migliorare le condizioni di accesso a mercati esteri. In termini di fatturato e investimenti le imprese italiane potranno beneficiare di un incremento di 1,67 miliardi di euro all’anno.
A soli nove mesi dall’inaugurazione dell’esposizione, la prima della storia a svolgersi nel mondo arabo, la macchina organizzativa gira a pieno ritmo e non tende a fermarsi. I lavori per la realizzazione del padiglione italiano proseguono a ritmo incessante ed entro il 7 febbraio si chiuderà la fase della ricerca degli sponsor per attrezzarlo. Dal punto di vista economico, invece, si stanno provando a valutare i potenziali effetti che Expo 2020 potrà portare al sistema produttivo italiano, grazie ad un padiglione che ambisce ad essere un hub della sostenibilità e dell’innovazione.
Le Pmi necessitano assolutamente che il Sistema-Italia sia in grado di rappresentarsi autonomamente, affinchè possa garantire sostegno e occasioni di visibilità. La presenza dell’Italia all’Expo 2020 di Dubai avrà un impatto positivo sul versante dell’export per 1,5 miliardi di euro all’anno. Si potrà avere poi una valorizzazione delle eccellenze italiane, specialmente di imprese meno in grado di promuoversi dal punto di vista dell’internazionalizzazione. Sul versante dell’attrazione di investimenti diretti esteri è previsto, per le imprese italiane, un incremento di 150 milioni di euro l’anno.
Il padiglione Italia mostrerà le nostre eccellenze sul versante del gusto ma anche su quello dell’innovazione. Il percorso dei visitatori si concluderà di fronte a una riproduzione del David di Michelangelo in dimensioni reali. L’esposizione internazionale di Dubai arriva in un periodo di grande turbolenza socio-politica nell’area ed economica a livello globale. Per questo motivo è sicuramente un’occasione unica per affermare la centralità del nostro Paese lungo la nuova Via della Seta e per cercare di affievolire i possibili rischi di contrazione dell’export legati a politiche protezionistiche di altri mercati.
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